
L’Operetta a Ravenna Festival
Per la prima volta l’operetta della grande tradizione viennese – danubiana è approdata ad uno dei più importanti festival multidisciplinari d’Italia. La trilogia d’autunno di Ravenna Festival ha infatti ospitato quest’anno, al Teatro Alighieri, un trittico che rende omaggio a quella grande civiltà che fu l’Impero Austroungarico al suo tramonto e che vide Vienna e le grandi città dell’impero, Budapest in testa, farsi culla di uno straordinario fermento multiculturale.
In esclusiva per l’Italia, sono andate in scena tre produzioni dei principali teatri ungheresi: Teatro dell’Operetta di Budapest, Teatro Csokonai di Debrecen e Teatro di Szeged con tre titoli fra i più rappresentativi del repertorio danubiano: Gräfin Mariza (La Contessa Maritza), Die Fledermaus (Il pipistrello) e Die lustige Witwe (La vedova allegra).
Se il successo dell’operetta è quasi sempre scontato, soprattutto quando è proposta con credibilità e ricchezza di mezzi, è altrettanto vero che presentare spettacoli in lingua originale (seppure con sottotitoli) nuoce, soprattutto per il pubblico tradizionale italiano, all’immediatezza ed alla “verve” comica che caratterizza questo genere di spettacolo. Ci auguriamo comunque che questo primo esperimento sia ripreso in futuro e magari allargato a produzioni di uguale qualità “made in Italy”.