INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI DEDICATI AL MONDO DELL’OPERETTA E DEL TEATRO MUSICALE IN ITALIA ED EUROPA
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L’affetto per l’operetta espresso a “furor di popolo”

A Trieste concerto dedicato a Danilo Soli, fondatore e presidente onorario dell’Associazione Internazionale dell’Operetta, scomparso recentemente.

Alla serata nella sala Tripcovich, voluta e caldeggiata dall’Associazione internazionale dell’Operetta e che ha avuto l’appoggio del Comune di Trieste, hanno assistito più di mille persone, a conferma dell’impossibilità di sradicare l’amore per una tradizione musicale sempre attuale.

Dopo aver realizzato la grande mostra sulla storia dell’Operetta, Danilo Soli, giornalista, musicologo, fine intellettuale, uomo di grande spessore, sempre alla ricerca di nuovi spunti in grado di stimolare l’indagine e la comprensione, aveva cominciato a meditare sulle origini dell’amore per questo genere musicale nell’area di Trieste e territorio circostante.

Attingendo alla sua profonda conoscenza della materia, aveva lanciato una sfida: il Festival dell’operetta di Abbazia, nato nel 1935, era stato un evento di dimensioni internazionali e spiegava il perché – nella seconda metà del Novecento – Trieste si sarebbe fatta promotrice di un altro festival di successo… Ma le radici erano là, sulle rive del Quarnero, e bisognava indagare. Per ribadire che questo nostro territorio, culturalmente senza confini, debba ritrovare la propria unità.

Un dovuto omaggio

Ora i suoi collaboratori gli rendono omaggio e onore dopo aver attinto a piene mani dalla sua generosa cultura. Anche se la Trieste teatrale ha archiviato l’operetta, la città reale ha reagito in modo inaspettato. Il 2 gennaio, all’Omaggio a Danilo Soli, recentemente scomparso, al concerto voluto e caldeggiato dall’Associazione internazionale dell’Operetta che ha avuto l’appoggio del Comune di Trieste, nella sala Tripcovich più di mille persone hanno assistito allo spettacolo intitolato “A spasso con l’Operetta”.

Un percorso variegato

Il programma, come tanti realizzati insieme a Soli nel passato, portava la firma di Nicolò Ceriani, grande interprete d’opera, ma soprattutto uomo colto e in grado di disegnare in un’ora e mezza di spettacolo, il percorso di questo genere musicale, partendo da Mozart e arrivando alla moderna rivista. Per lo spettatore è stata una lezione sul mondo della musica mai fine a sé stessa, ma espressione di una società e di un’epoca. Ciò che Ceriani è riuscito a offrire al pubblico è stato un viaggio nel rapporto tra arte e società, che spesso si perde di vista. Al suo fianco i cantanti, Ilaria Zanetti, Andrea Binetti e Marzia Postogna, che hanno prestato voce ai singoli momenti del concerto, catturando il pubblico con la loro sincera e autentica passione, oltre che con la bravura che il pubblico di Trieste e della regione conosce bene. Perché l’arte non è mestiere, anche se sa servirsene, e non è istinto, anche se lo esalta e lo amplifica. In modo intelligente e fine il programma ha rispettato tempi, tradizioni e linguaggi. Le arie sono state cantate perlopiù nella lingua originale, scoprendo il legame di Trieste con Vienna e la rivalità con la Francia di Offenbach, ma non ha disdegnato neanche la genialità di Von Suppé, compositore originario dalla Dalmazia. L’operetta come occasione e tramite per parlare di Danilo Soli e della sua curiosità, della capacità di appassionarsi, del suo commento ironico, a volte suggerito solo col movimento degli occhi. Una ventina i brani eseguiti, ben collegati e amalgamati sia per il rispetto cronologico sia per la scelta dei vari generi che hanno ispirato l’Operetta o ne sono stati ispirati. E alla fine una tenera dedica a Soli: “Ovunque sei, se ascolterai, accanto a te mi troverai, in un concerto dedicato a te…” cantata a quattro voci con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Corrado Gullin, preciso e partecipe entusiasta dello spettacolo. Mille persone hanno applaudito gli esecutori e gli organizzatori, ovvero l’Associazione dell’Operetta, rappresentata da Rossana Poletti, e il Comune con Alessandro Carmi, in rappresentanza del sindaco Roberto Cosolini, che hanno fornito il supporto logistico. Incredibile accettare che al pubblico spetti un ruolo tanto marginale nel determinare le scelte della politica culturale, aver voluto spegnere gli spettacoli di Operetta a Trieste non ha spiegazioni razionali. Ma ciò che la risposta del pubblico afferma è l’impossibilità di sradicare l’amore per la tradizione, quella vera, autentica e colta, che Ceriani con l’Associazione dell’Operetta e nel rispetto e stima per Soli, ha saputo restituire per una serata alla città.

Questo website si propone come nuovo strumento di informazione e comunicazione essenzialmente dedicato al mondo dell’operetta e del teatro musicale in Italia. In una realtà, come quella italiana, dove viene spesso trascurato un genere di spettacolo come l’operetta, che pure ha una lunga tradizione e una grande popolarità, ci è parso necessario tenere vivo l’interesse e soprattutto stimolare la curiosità di chi si avvicina a questa forma di teatro o vuole approfondirne la conoscenza.
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