INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI DEDICATI AL MONDO DELL’OPERETTA E DEL TEATRO MUSICALE IN ITALIA ED EUROPA
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CHAPLIN: IL MUSICAL

Precedentemente intitolato “Limelight: la storia di Charlie Chaplin”, torna sui palcoscenici europei il musical di Christopher Curtis e Thomas Meehan incentrato sulla vita del grande attore e regista Charlie Chaplin. Il musical, dopo il debutto a La Jolla Playhouse di San Diego in California nel 2010, e poi è stato presentato a Broadway nel 2012. A questi spettacoli sono seguite altre rappresentazioni in Brasile, a San Pietroburgo e nella Repubblica Ceca; quest’ultima è stata una produzione originale diretta da Stanislav Moša per il Teatro Municipale di Brno nel gennaio 2017 ed è stata subito accolta da un grande un successo.

Dai bassifondi di Londra alle vette di Hollywood, “Chaplin” è lo spettacolo musicale che ripercorre la carriera di un povero ragazzo nato a Londra che sarebbe poi diventato uno dei comici, attori, registi e sceneggiatori più noti al mondo. L’innegabile genio che ha cambiato per sempre il modo di fare cinema, soprattutto in America. Quella stessa America dove la fama e il riconoscimento lo attendono, così come gli scandali e gli accesi dibattiti sulla sua persona. Ad oggi è circondato dall’aura di genio, del rivoluzionario artista cinematografico, ma anche dall’avaro e famigerato dongiovanni!

La nuova produzione “europea” di “Chaplin: il musical” debutterà il 24 agosto 2019 con Musical Ensemble Braunschweig, per poi proseguire in tournèe in molti teatri della Germania.

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TRIESTE SI PREPARA A CELEBRARE JACQUES OFFENBACH E FRANZ VON SUPPÈ

Prime anticipazioni sui programmi estivi dell’Associazione Internazionale dell’Operetta

Questo è l’anno delle celebrazioni per l’Operetta. Nascevano infatti duecento anni fa Jacques Offenbach e Franz Suppè, due compositori che segnarono l’avvio della piccola lirica, il primo in Francia e il secondo a Vienna. Offenbach, tedesco naturalizzato francese, inventò tout court l’operetta, ne fece uno degli spettacoli più seguiti e attesi nella Parigi dell’Ottocento. La sua satira sociale e politica nei confronti dell’alta società dell’epoca attirava vere e proprie folle al Théâtre des Bouffes-Parisiens. Una curiosità: Bataclan, il nome del locale che fu oggetto di un attentato nella capitale francese un paio d’anni fa, è il titolo di un suo lavoro. L’Associazione Internazionale dell’Operetta di Trieste lo ricorderà ospitando la coproduzione internazionale tra la Capelle Reine Elisabeth di Brussells e il Piccolo Festival del FVG, in collaborazione con l’Opera di Monte-Carlo, della divertente operetta di Jacques Offenbach “Monsieur Chofleuri”, nell’ambito delle iniziative dell’estate triestina al Castello di San Giusto. L’associazione giuliana ha già realizzato uno spettacolo teatral-musicale “Un calicetto con Suppè, in cui si racconta una succosa permanenza a Trieste del compositore. Dalmata, di famiglia italiana, nipote di Donizetti, aveva intrapreso gli studi giuridici a Padova, spinto dal padre, ma l’amore per la musica lo portava spesso alla Scala di Milano ad ascoltare le ultime opere del prozio e di un giovanissimo Verdi, per il quale stravedeva. Alla scomparsa precoce paterna la famiglia si stabilì a Vienna e qui Francesco Ezechiele Ermenegildo Suppè si dedicò prevalentemente all’operetta, in particolare sono famose le dispute musicali a distanza con Offenbach alla cui “Bella Elena” rispose con “La Bella Galatea”. L’attaccamento all’italianità restò sempre presente nella sua composizione, dedicò al suo paese infatti l’operetta “Boccaccio”, del quale “Mia bella fiorentina” è un’aria ancora oggi molto nota. E’ considerato il padre dell’operetta viennese, anche se la sua fama fu offuscata da Strauss e successivamente da Lehár.

Il clou dell’attività dell’Associazione Internazionale dell’Operetta di Trieste al Castello di San Giusto, contenitore che storicamente ospitò tante grandissime produzioni nell’ambito del Festival Internazionale dell’Operetta, sarà a metà estate la produzione, in chiave di grande concerto scenico, del “Paese dei Campanelli”. Regista del nuovo allestimento sarà Andrea Binetti, attualmente impegnato nella realizzazione di “Bastiano e Bastiano” di Mozart al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Fatto curioso di quest’ultimo lavoro è che il compositore salisburghese volle chiamare lo singspiel con l’appellativo in italiano di operetta. Pur trattandosi di opera buffa, e Mozart può essere in questo senso essere indicato come precursore del genere, i più ritengono che il significato che il giovanissimo Mozart volesse attribuire alla parola era di piccola opera.

Tornando al “Paese del Campanelli”, scritta quasi 100 anni fa da Carlo Lombardo e musicata da Virgilio Ranzato, l’allestimento sarà ambientato nell’odierna Trieste, nella città che vede in aumento oggi i suoi traffici portuali grazie al consolidarsi dei mercati dell’Europa centro-orientale e la riapertura della Via della Seta. Anche gli odierni marittimi, che viaggiano con le navi su queste nuove rotte, lasciano sole le mogli, le quali li omaggiano di tradimenti, svelati dai campanelli che suonano sopra le case. In scena i più collaudati interpreti d’operetta triestini, da Ilaria Zanetti allo stesso Andrea Binetti, da Marzia Postogna a Mathia Neglia, con l’immancabile Corrado Gulin al pianoforte, capace di grandi arrangiamenti musicali utili in un concerto scenico che coniughi narrazione, recitato e canto.

Rossana Poletti

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“L’ACQUA CHETA” DI GIUSEPPE PIETRI (1920 – 2020)

annunciato l’allestimento che celebra il centenario di questa operetta

Per festeggiare i 100 anni di una delle operette italiane più famose ed amate dal pubblico, la Compagnia di Corrado Abbati proporrà, già dalla prossima stagione, una nuova e fresca edizione de “L’acqua cheta”, tratta da una commedia di Augusto Novelli e con le musiche di Giuseppe Pietri.

Fatti salvi i punti cardinali della sua struttura, come chiarisce lo stesso Abbati, in questa produzione un nuovo percorso fonderà tra loro i diversi linguaggi dell’operetta originale, senza mai tradirli ma anzi valorizzandoli. La musica, grazie ad una elegante orchestrazione, la danza, con momenti creati ex novo per dare una gioventù, una freschezza e un ritmo impensabili cento anni fa e la commedia, arricchita da una brillante drammaturgia, si fonderanno in un vero e nuovo”entertainment musical”.

La spettacolarità delle scene, l’eleganza dei costumi, l’orecchiabilità delle canzoni, il nuovo swing, i tanti momenti di corale coinvolgimento si integreranno e si armonizzeranno in una acqua che da “cheta” potrà diventare più “mossa” ed in grado di creare forti emozioni al pubblico di oggi.

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SARÀ “IL PIPISTRELLO” DI JOHANN STRAUSS LA NUOVA PRODUZIONE DIRETTA DA CORRADO ABBATI

in coproduzione con il Teatro Ponchielli di Cremona per la prossima stagione

“Il Pipistrello”, l’operetta di Johann Strauss più famosa e più rappresentata al mondo e che incarna lo spirito e l’essenza stessa dell’operetta viennese, sarà messa in scena nella prossima stagione dalla Compagnia diretta da Corrado Abbati in una nuova e smagliante produzione che coniuga il fasto dell’allestimento alla bravura degli interpreti.

Se con “Il Pipistrello” il pubblico di quasi centocinquanta anni fa ritrovava ottimismo, piacere e voglia di vivere, chi può negare che anche oggi non serva quella matrice vitale di cui è pervasa questa operetta? Ieri e oggi si fondono dunque intimamente in questo nuovo Pipistrello così come le sue famose melodie si legano indissolubilmente alla struttura dell’operetta-valzer che Strauss ha inventato con la sua illuminata duttilità espressiva e che ha portato questa operetta ad essere, ancora oggi, uno dei capolavori del teatro musicale mondiale.

Lo spettacolo, che sarà ospitato in diversi tetri lirici, è frutto della collaborazione con il Teatro Ponchielli di Cremona e si avvarrà, in alcuni casi, di una significativa formazione orchestrale.

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SI RIACCENDONO LE LUCI SUI PIÙ IMPORTANTI FESTIVAL ESTIVI DELL’OPERETTA:

annunciati gli spettacoli di Mörbisch e Bad Ischl in Austria

Come tradizione l’operetta continua ad essere la principale attrazione dei più prestigiosi festival estivi austriaci. Sul palcoscenico di Mörbisch, affacciato sulle placide acque del lago Neuslieder, al confine con l’Ungheria, quest’anno sarà messo in scena “Il Paese del Sorriso” (Das Land des Lachelns) la celebre operetta romantica di Franz Lehàr di cui tutti conoscono la famosa aria “tu che m’hai preso il cuor”. Lo spettacolo sarà replicato dall’11 luglio al 24 agosto.

A Bad Ischl, invece, per il tradizionale festival dedicato a Franz Lehàr, che proprio in questa località ha soggiornato lungamente e dove è ancora visitabile la sua villa – museo, si prepara un ricco cartellone di proposte operettistiche. Si inaugura il 13 luglio con “Al Cavallino Bianco” (Im Weissen Rössl) di Ralph Benatzky, per proseguire con “La vie parisienne” di Janques Offenbach ed infine, dal 10 agosto, “Clo Clo” una dello operette forse meno famose di Franz Lehàr, ma che comunque ebbe un grande successo al tempo del suo debutto nel 1924. Da segnalare che è la prima volta che il festival accoglie una operetta francese, e questo è dovuto al bicentenario della nascita di Offenbach, il padre dell’operetta satirica ottocentesca e del celebre “cancan” che ancora oggi è simbolo di un’epoca e della Parigi gaudente e spensierata.

Tradizionale appuntamento con l’operetta anche a Baden bei Wien (a pochi chilometri da Vienna), dove, dal 21 luglio al 31 agosto, sarà presentato “Il venditore di uccelli” (“Der Vogelhändler“), operetta di Carl Zeller. Seppure quasi sconosciuta al pubblico italiano questa operetta è sempre stata nel repertorio dei teatri austriaci dove continua a suscitare simpatia e successo da parte del pubblico.

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SCUGNIZZA

la più mediterranea delle operette

in tournée in Italia con la Compagnia Corrado Abbati

Ha debuttato a fine gennaio e sta proseguendo il proprio tour in importanti teatri della penisola, “Scugnizza” l’operetta di Carlo Lombardo su musiche di Mario Costa che, per la sua schietta vena melodica e per la divertente ambientazione popolare, è sicuramente la più italiana delle operette. La magia che la sua musica riesce ancora a ricreare, con le sue sorprendenti melodie, in alcuni momenti sembra la voce di tutto un popolo (Salomè, una rondine non fa primavera, Napoletana come canti tu), in altri la avvicinano all’opera verista richiamando il miglior Puccini (In riva al mare tutta bianca una casetta). Ma se la struttura portante di Scugnizza è la suggestione e l’incanto della sua musica, il suo successo è stato sancito anche dal testo, già di per sé felice, ma che in questa nuova edizione di Corrado Abbati, è diventato e ancor più immediato e senza tempo e dove il tema fondamentale della nostalgia si è unito ad un divertimento vero, dove veri sono i personaggi (e non più “personaggi da operetta”), veri sono i loro sentimenti, le loro speranze, i loro colpi di testa.

Uno spettacolo dunque dalla sincerità affascinante e coinvolgente, una storia in musica dove le vicende degli scugnizzi sono narrate con vigore e naturalezza come in grande bozzetto dai colori caldi e vivaci di una Napoli da cartolina.

Riportiamo in proposito la recensione dello spettacolo tratta da La Gazzetta di Parma dello scorso 18 febbraio.

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Questo website si propone come nuovo strumento di informazione e comunicazione essenzialmente dedicato al mondo dell’operetta e del teatro musicale in Italia. In una realtà, come quella italiana, dove viene spesso trascurato un genere di spettacolo come l’operetta, che pure ha una lunga tradizione e una grande popolarità, ci è parso necessario tenere vivo l’interesse e soprattutto stimolare la curiosità di chi si avvicina a questa forma di teatro o vuole approfondirne la conoscenza.
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