INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI DEDICATI AL MONDO DELL’OPERETTA E DEL TEATRO MUSICALE IN ITALIA ED EUROPA
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TRIESTE ASSEGNA IL PREMIO OPERETTA A RICCARDO PERONI

L’Associazione Internazionale dell’Operetta di Trieste ha recentemente assegnato il XXX Premio Internazionale dell’Operetta a Riccardo Peroni. Attore e doppiatore italiano, inizia a recitare nei primi anni 70, tante le commedie e i drammi con cui calca i palcoscenici di tutta Italia con appassionata assiduità. Dal 1973 affianca una nutrita serie di partecipazioni televisive e nell’Operetta: Contessa Mariza, Il Paese dei Campanelli, Il Conte di Lussemburgo, Ballo al Savoy, Sogno di un Valzer, La Casta Susanna, Duchessa di Chicago, Scugnizza, Rosemary, Al Cavallino bianco, Clivia, Fanny Essler, Sissi, Cin-Ci-Là, in una lunga collaborazione con il regista e coreografo Gino Landi, sono i titoli in cui è protagonista di ruoli buffi per quasi quarant’anni al Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste. Al Teatro Massimo di Palermo partecipa a Madama di Tebe, La Vedova allegra e La Principessa della czardas. Nel 2006 sperimenta il Musical, è Spugna nel Peter Pan del Teatro Sistina di Roma, dà poi la voce al Cuoco Skinner nel film d’animazione della Disney Ratatouille. Ritorna all’operetta nel 2008 con Il Paese dei Campanelli di Lombardo e Ranzato per la regia di Maurizio Nichetti, al Filarmonico di Verona per la Fondazione Arena di Verona, nel 2009 è di nuovo a Trieste con La Vedova allegra e l’anno dopo con La Principessa della czardas.

Nella sua lunga esperienza professionale ha partecipato a film e a serie tv. Ha doppiato personaggi di molti film, serie televisive, film d’animazione stranieri, cortometraggi, videogiochi e audiolibri stranieri.

La sua è stata una carriera completa, in ruoli seri e brillanti, che gli ha permesso di essere un eccellente protagonista di operette in cui le doti attoriali, di canto e di presenza scenica sono indispensabili. E’ stato apprezzato interprete del Festival Internazionale dell’Operetta per diversi decenni, sempre molto amato dal pubblico, testimone di un’epoca di straordinari successi teatrali. Il suo brio, la vis comica, il divertimento che ha trasmesso nei lavori in cui è stato impegnato, sono le motivazioni dell’assegnazione di questo premio, che gli verrà consegnato nel Galà dell’Operetta e del Musical in programma al Politeama Rossetti di Trieste alle ore 17,30 del 23 dicembre prossimo. L’evento vede in scena la Mitteleuropa Orchestra, diretta dal maestro Romolo Gessi, i cantanti Ilaria Zanetti, Andrea Binetti, Eugenio Leggiadri-Gallani, Stefania Seculin e il Premio Massimini Gianluca Sticotti.

Unico nel suo genere, il Premio Internazionale dell’Operetta è stato istituito nel 1986 per rendere omaggio a quanti hanno contribuito alla diffusione e al successo dell’Operetta, nelle sue diverse espressioni. Tra i vincitori del premio ricordiamo tra gli altri il soprano tedesco Elisabeth Schwarzkopf, il tenore svedese Nicolai Gedda, Marta Eggert, il direttore d’orchestra Cesare Gallino, Pietro Garinei, Gino Landi, Raina Kabaivanska, Elio Pandolci ecc.

Rossana Poletti

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TRIESTE FA RIVIVERE IL MITO DELL’OPERETTA AL CASTELLO DI SAN GIUSTO

La Vedova allegra nell’estate triestina

E’ stata una Vedova in chiave triestina lo spettacolo proposto dall’Associazione Internazionale dell’Operetta in agosto al Castello di San Giusto, dove per quasi un ventennio ebbe luogo il Festival Internazionale dell’Operetta, quando ancora non c’erano le norme attuali di sicurezza e sugli spalti si radunavano folle oceaniche, fino ad undicimila spettatori, dove oggi ne stanno al massimo duemila.

“La Vedova allegra in concerto”, il titolo dello spettacolo liberamente ispirato all’omonima operetta di Franz Lehár del 1905, ha coniugato bella musica, arie d’amore, pagine romantiche, scene spiritose e baci appassionati, in un piccolo affresco della Trieste del tempo in cui la Vedova allegra fece la sua comparsa al Teatro Filodrammatico, il 28 febbraio 1907. La vicenda di due innamorati Hanna e Danilo, che si ritrovano e salvano il loro piccolo stato dalla catastrofe economica, si snoda sulle vicende di un’epoca che vive alla grande ma che ha in sé già i germi della guerra e del decadimento. L’amara dolcezza delle musiche di Lehár sono la testimonianza più veritiera di quel tramonto dorato che nel 1907 a Trieste e in tutta Europa era dietro l’angolo. L’ironia del compositore austriaco nei confronti del paese balcanico montenegrino sarà travolta infatti dalle guerre balcaniche, foriere del disastro che colpirà poco dopo con l’avvento della prima guerra mondiale. Trieste a quel tempo era asburgica, ma in qualche pubblicazione appare che la prima italiana della Vedova si ebbe nella città giuliana. Questa si tenne invece qualche mese dopo al Teatro Dal Verme di Milano. L’italianissima Trieste aveva a quel tempo usi e abitudini profondamente legate a quel mondo a cui era accomunata da secoli di amicizia prima e di appartenenza poi.

Il concerto scenico dell’operetta più amata e più rappresentata in tutto il mondo ha visto sul palco i migliori interpreti triestini del genere: Maria Giovanna Michelini, Marzia Postogna, Ilaria Zanetti, Andrea Binetti, Gualtiero Giorgini, Mathia Neglia e Corrado Gulin al pianoforte. I testi di Rossana Poletti e Andrea Binetti liberamente ispirati al libretto dell’opera e a resoconti letterari e storici dell’epoca sono stati accompagnati da immagini che raccontano gusto e abitudini di quell’inizio secolo.

Non sono mancate le gag tra Niegus, Danilo e Praskowia, gli intrecci amorosi tra le coppie famose dell’operetta, Hanna Glavary e il conte Danilovich, Valencienne e il diplomatico francese Camille de Rossillon, tutti gli ingredienti insomma che La Vedova allegra propone al suo pubblico affezionato.

Rossana Poletti

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SUL BEL DANUBIO BLU E SCUGNIZZA

da Vienna a Napoli, due nuovi spettacoli di operetta

Ha debuttato in questo mese di dicembre, con una successiva decina di repliche, lo spettacolo Sul bel Danubio blu, scritto da Corrado Abbati in occasione del 150° anniversario del valzer di Johann Strauss più famoso del mondo e che sarebbe diventato il manifesto di un’intera epoca. Più che un semplice valzer è diventato il simbolo del mito di quella Vienna felix che ancora oggi vive e si rinnova generazione dopo generazione. Chi non lo conosce? Chi non lo canticchia? Un’espressione di buonumore, di voglia di vivere, di fare festa….Ne è nato dunque uno spettacolo pieno di gioia e di buon umore: caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta! Una grande festa, un’atmosfera gioiosa, una colonna sonora piena di emozioni; tutto questo è Sul bel Danubio blu. Uno spettacolo che segue i canoni stilistici della classica operetta con gli inevitabili e comici equivoci uniti alla musica delle più belle operette danubiane: alcune molto famose, altre che sono una piacevole sorpresa per il pubblico italiano. Uno spettacolo pieno di leggerezza e seduzione perché questa è musica che scioglie i cuori e scalda l’anima, oggi come 150 anni fa’!

Se Vienna è uno dei poli artistici e musicali da cui si irradia la storia dell’operetta europea, dall’Italia e in particolare da Napoli arriva forse la più “mediterranea” e la più melodica delle operette italiane: Scugnizza di Carlo Lombardo su musiche di Mario Costa.

La musica di Scugnizza è contagiosa, le sue melodie sorprendenti. Alcune sono la voce di tutto un popolo, altre la legano all’opera verista richiamando il miglior Puccini. Ma se la struttura portante di Scugnizza è la suggestione e l’incanto della sua musica, il suo successo non può essere scisso dalla briosa linfa apportata da un testo già di per sé felice ma che in questa nuova edizione di Corrado Abbati, si presta a diventare ancor più immediato e senza tempo dove il tema fondamentale della nostalgia si unisce ad un divertimento vero, dove veri sono i personaggi (e non più “personaggi da operetta”), veri sono i loro sentimenti, le loro speranze, i loro colpi di testa.

E proprio Scugnizza, con l’allestimento del Teatro Verdi di Trieste, riveduto ed adattato da InScena per la Compagnia di Corrado Abbati, debutterà a fine gennaio per un tour che la porterà, fra l’altro, nei teatri di Parma, Udine, Gradisca, Savona, Brescia, Cremona….

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LA VEDOVA ALLEGRA AL TEATRO REGIO DI PARMA

un nuovo allestimento con la regia di Corrado Abbati e l’Orchestra Città di Ferrara
per festeggiare l’ultimo dell’anno all’insegna dell’allegria

Torna l’operetta al Teatro Regio di Parma con una nuova produzione de La Vedova Allegra di Franz Lehàr. Un allestimento che sprizza ottimismo e che è stato ambientato nel momento più felice e spensierato della vita del nostro paese e dell’intera Europa: gli anni del boom economico, quando, alla metà degli anni ‘50 del Novecento, il continente ha vissuto una eccezionale fase di espansione mai conosciuta prima. Ed il cosiddetto “miracolo economico“ diventerà, in questa nuova edizione, anche il miracolo della signora Glavari, la Vedova Allegra, che da sola farà tornare l’ottimismo in un piccolo Stato europeo. San Marino? Il principato di Monaco? Un luogo di fantasia? Poco importa: sarà come essere invitati ai matrimoni di Linda Christian e Tyrone Power, Grace Kelly e Ranieri di Monaco, Audrey Hepburn e Mel Ferrer. Fastosi ricevimenti che diventeranno punti di ispirazione per una Vedova raffinata ed elegante come non mai, dove la musica eterna di Franz Lehár trova una sorprendente dimensione. Un nuovo vigore fra certezze e sorprese per uno spettacolo speciale, a cui seguirà l’immancabile brindisi benaugurale fra pubblico e palcoscenico in un teatro rutilante di luci e paillettes.Fra gli interpreti principali il soprano Paola Sanguinetti, il tenore Giuseppe Raimondo e ancora Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Davide Zaccherini e Corrado Abbati che vestirà i panni di Njegus, il cancelliere d’ambasciata. I costumi sono di Artemio Cabassi, le coreografie di Cristina Calisi e l’Orchestra Città di Ferrara sarà diretta dal Maestro Lorenzo Bizzarri.

 

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ANCHE IL TEATRO D’OPERA SI APRE AL MUSICAL

dal Carlo Felice di Genova al Maggio Musicale di Firenze al San Carlo di Napolin
uove produzioni per un nuovo pubblico in Italia

Sarà il Teatro Carlo Felice di Genova che, dopo aver presentato con successo An American in Paris  di George Gershwin nell’ottobre scorso, replicherà con successo la strada del musical. Dal 1 al 5 gennaio andrà infatti in scena, sul massimo palcoscenico genovese, West Side Story, musical su libretto di Arthur Laurents e Stephen Sondheim con le musiche di Leonard Bernstein.

Lo stesso musical è approdato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dal 13 al 22 dicembre, sempre per ricordare il centenario della nascita di Bernstein.

La produzione di Firenze di West Side Story è firmata da Federico Bellone, in un nuovo adattamento del libretto di Franco Travaglio e con le coreografie originali di Jerome Robbins riprodotte da Fabrizio Angelini. Maestro concertatore e direttore Francesco Lanzillotta, regia di Federico Bellone.

Ambientato in una New York di metà anni Cinquanta West Side Story, narra le vicende di due bande rivali in lotta per la spartizione del territorio, i Jets e gli Sharks. In questo contesto nasce una storia d’amore tra Tony e Maria, appartenenti alle due avverse fazioni. Come novelli Romeo e Giulietta newyorkesi, i due giovani vivono un amore contrastato che non può che concludersi in tragedia. L’edizione genovese si avvarrà dei complessi artistici e dell’orchestra dello stesso Teatro Carlo Felice, quest’ultima diretta da Alpesh Chauhan e sempre per la regia di Federico Bellone riprodotta da Chiara Vecchi.

Il Teatro San Carlo di Napoli, dopo la felice esperienza della scorsa stagione con la messa in scena di My fair Lady, ripercorre la strada del musical presentando, dal 3 al 9 febbraio Lady, Be Good! musical di George Gershwin.

Ambientato nella Broadway dei ruggenti anni venti, Lady, Be Good!, è fin dagli esordi nel 1924 un musical dal successo strepitoso. Tra le varie “riletture” del musical, celeberrima la versione cinematografica del 1941 con Fred Astair e quella successiva di Ella Fitzgerald che fece dell’arrangiamento in versione ballad del brano Oh, Lady, Be Good! uno dei suoi più incredibili successi. In questa nuova produzione del musical, curata dal Teatro de La Zarzuela di Madrid e firmata da Emilio Sagi, le frizzanti atmosfere in pieno stile newyorkese di Lady, Be Good! sono rese con un allestimento dal  forte impatto visivo in cui il movimento coreografico veicola senza sosta l’azione dei personaggi, con il sostegno della musica jazz vibrante e stilizzata di Gershwin.

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KISS ME, KATE

il musical di Cole Porter in una nuova produzione di Corrado Abbati dopo il debutto una lunga tournée in tutta Italia

Ha recentemente debuttato e si appresta ad affrontare una lunga tournée in tutta Italia, il celebre musical di Cole Porter “Kiss me, Kate”. Ispirato a “La bisbetica domata” di Shakespeare ed impreziosito da alcune situazioni di “teatro nel teatro”, “Kiss me Kate” è ritenuto da molti il musical perfetto, baciato dal successo fin dalla sua prima rappresentazione a Broadway nel 1948 dove raggiunse ben 1077 recite consecutive e si aggiudicò ben cinque “Tony Awards” come miglior musical, miglior compositore, miglior autore di musical, migliori costumi e miglior produttore!

La nuova versione di Corrado Abbati che ha curato pure l’adattamento e la regia, su licenza esclusiva della Tams Witmark di New York, ha affrontato in modo disinvolto e scorrevole tutta la vicenda, dando agli spettatori l’impressione di essere partecipi di una messinscena dei giorni nostri. Lo spettacolo racconta la storia di due attori, un tempo marito e moglie e adesso ai ferri corti, che si trovano a recitare in teatro una versione musicale del celebre testo shakespeariano, con l’ovvia nascita di bisticci e capricci. Il tutto prende poi una piega ancora peggiore – ma con effetti davvero esilaranti – quando entrano in scena due gangster che sono creditori del produttore. E proprio nella immedesimazione fra i tanti e bravi giovani interpreti della Compagnia ed i ruoli da essi ricoperti, si è creata una sintonia particolare che ha dato allo spettacolo una coralità  ed una vivacità sorprendente. Molto bravi, dunque, tutti i cantanti – attori – ballerini a cominciare da Antonella Degasperi che ha affrontato il ruolo chiave di Miss. Vanessi / Caterina affiancata dal giovane e già sicuro Timothy Pagani nei panni di Fred Graham / Petruccio. Accanto a loro oltre la coppia Lucenzio / Bianca interpretata da Alessio Ruaro e Licia Cristofaro, tutti gli altri interpreti: Claudio Ferretti, Luca Benini, Fabrizio Macciantelli, Alessio Cioni, Cristina Calisi, Umberto Capuano, Giorgia Aluzzi, Giulia Ferrara, Antonietta Manfredi, Greta Moschini e lo stesso Corrado Abbati nel ruolo di Battista, il padre di Caterina. Eleganti, vivaci e mai scontate le coreografie di Francesco Frola; la sicura direzione musicale è di Barbara Cocconi mentre il mutevole allestimento scenico è di InScena Art Design su bozzetti di Jaro Ješe.

Lo spettacolo, dopo le prime recite ad Asti, Bolzano, Vigevano, Savona, Cremona, percorrerà tutta la penisola, da Vipiteno a Lecce facendo tappa in alcuni fra i più prestigiosi teatri d’Italia come il Teatro Petruzzelli di Bari, per poi concludere la lunga tournée a Reggio Emilia il 13 e 14 aprile prossimi.

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Questo website si propone come nuovo strumento di informazione e comunicazione essenzialmente dedicato al mondo dell’operetta e del teatro musicale in Italia. In una realtà, come quella italiana, dove viene spesso trascurato un genere di spettacolo come l’operetta, che pure ha una lunga tradizione e una grande popolarità, ci è parso necessario tenere vivo l’interesse e soprattutto stimolare la curiosità di chi si avvicina a questa forma di teatro o vuole approfondirne la conoscenza.
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